Il Syrah

Vitigno Syrah - Thanks to Juan José Berhó

Il Syrah è un vitigno a bacca rossa, con tannini astringenti e duri da giovane che si ammorbidiscono con il passare del tempo. Potente, acido, elegante, speziato, con l'inconfondibile aroma di pepe.

 

Diffusione del Syrah

Il Syrah è l'ottavo vitigno più coltivato al mondo (dato del 2018), in un elenco che comprende anche le uve da tavola. Tolti il Cabernet Sauvignon, il Merlot e lo Chardonnay è il vitigno da vino più diffuso nel mondo. Gli altri sono vitigni della classifica sono vitigni da uva, il cinese Kyoho al numero 1 e l'uva sultanina, c'è quindi l'Airen spagnolo, coltivato soprattutto per fare brandy, e il Tempranillo, comunque concentrato fondamentalmente in Spagna. Il Syrah viene addirittura coltivato in maggiore quantità rispetto a Grenache o Sauvignon Blanc. Pur essendo molto diffuso è stato spesso usato negli assemblaggi e soltanto negli ultimi decenni si è cominciato a vinificarlo in purezza.

 

Dove cresce il Syrah

La terra d'elezione è la Valle del Rodano, i Syrah più famosi nascono lì, e in Australia ha trovato la sua seconda patria. È presente in Italia, diffuso in Sicilia e Toscana ma anche nel Lazio, in Puglia, fino in Valle d'Aosta. Nel resto del mondo lo troviamo in Sudafrica, dove il nome cambia in Shiraz lo stesso utilizzato in Australia, poi in California, Cile, Argentina, Germania, Macedonia, Austria, Bosnia, Brasile, Bulgaria, Canada Croazia, Spagna, Grecia, Ungheria, Israele, Marocco, Moldavia, Nuova Zelanda, Portogallo, Slovenia, Svizzera, Turchia, Uruguay.

 

Coltivazione del Syrah

È un vitigno internazionale, capace di dare vita a vini diversi a seconda della latitudine in cui viene coltivato, ma nonostante si adatti a situazioni climatiche differenti, non è un vitigno facile. Nonostante sia resistente a diverse malattie, come la peronospora, ha bisogno di luce e calore, soffre lo stress idrico, la sovramaturazione e l'eccessiva produttività, oltre ad una alterazione fisiologica sconosciuta che causa talvolta la morte improvvisa di interi vigneti.

 

Caratteristiche organolettiche del Syrah

Vitigno Syrah - Thanks to Juan José Berhó

Il risultato finale cambia in maniera significativa a seconda della latitudine in cui viene coltivato, come un camaleonte da origine a vini molto diversi fra di loro. Alcuni tratti sono comuni: è un vino dal colore scuro, importante, con alta gradazione, tannini presenti senza mai essere dominanti, intenso e profumato. Ma poi ci sono differenze fondamentali. Se in Francia è inconfondibile il sentore del pepe e dei piccoli frutti rossi in Australia si contraddistingue per la maggiore densità e la speziatura oltre che per una maturazione più evidente dei frutti. Questi due caratteri si ritrovano parallelamente nelle produzioni italiane di Toscana e Sicilia.

 

Lo origini controverse del Syrah

Diverse leggende avvolgono le origini del Syrah, vediamo le più note.
Il vitigno è stato portato dal cavaliere Gaspard de Steinberg che nel 1224, di ritorno dalle Crociate, portò alcune barbatelle da Cipro. Leggenda intrigante.
Il vitigno arriva da Siracusa. Nel III secolo Marco Aurelio lo prese dall'Egitto, era il vino preferito da Cleopatra, per portarlo fino in Gallia, ma poi lo impiantò lungo la strada, appunto nella città siciliana da cui poi prese il nome. Affascinante leggenda nostrana.
Il vitigno arriva dall'Oriente, dalle zone dell'Antica Persia, la città di Shiraz, da cui prende il nome. Leggenda esotica, possibile, la più credibile. Ma forse analizzando le parentele scoperte di recente si può trovare qualche altra informazione utile per risalire alle sue origini.

 

Le parentele del Syrah

L'analisi del DNA del Syrah ci ha svelato chi siano i suoi genitori: la Mondeuse blanche e la Durezza nera. Due vitigni non troppo famosi, però possiamo aggiungere che il primo è anche padre del Viogner mentre il secondo è un pronipote del Pinot e anche un progenitore dell'Aglianico, che sta a significare che Syrah e Aglianico sono lontani cugini. La cosa più interessante è però che entrambi i genitori si possono trovare nella zona del Rodano, rendendo forse molto meno esotica l'origine del nostro Syrah, ma quanto mai autenticamente autoctona. Potrebbe significare che non soltanto il Syrah nella valle del Rodano ha trovato la sua dimensione migliore, e per questo va comunque considerato autoctono, ma probabilmente ci è anche nato.

 

La Valle del Rodano

Bramasole

Merita una menzione l'areale di 350 chilometri famoso in tutto il mondo per i suoi Syrah. La valle del Rodano è suddivisa in due parti, una settentrionale e una meridionale, in mezzo si trova una sezione di un centinaio di chilometri dove non crescono vigneti. La parte settentrionale è quella dove nasce e domina il Syrah. A sud di Lione, prendendo la statale direzione Marsiglia, dopo 20 km si entra in una specie di canyon dove i terrazzamenti fanno impressione per la loro pendenza, fino al 60% di inclinazione. Da un lato si trovano dei contrafforti di un certo livello, dall'altra la testa del massiccio centrale che finisce nella valle del Rodano: ci troviamo nella Côte-Rôtie, la "costa arrostita". Questa zona vive un'escursione termica pazzesca, di giorno è infuocata, la notte gela. Gli elementi atmosferici sono implacabili. Il Mistral soffia fino a 130 km/h e senza le barriere frangivento spazzerebbe via gli acini prima della vendemmia. La pioggia e il sole si alternano con cambi repentini. Dopo una pioggia torrenziale il terreno torna in breve asciutto per merito del granito disgregato da cui è composto che favorisce il drenaggio dell'acqua con estrema rapidità e consente al vitigno di vegetare serenamente visto che è portato a soffrire di stress idrico. La Côte-Rôtie si suddivide in Côte Brune e Côte Blonde, che la leggenda vuole siano state dedicate alle due figlie di un signore feudale, una con i capelli biondi, l'altra bruna. In realtà la differenza è data dal suolo, uno di colore più scuro che dà vini più tannici e robusti e l'altro più chiaro che dà vini più eleganti e raffinati.
L'altra zona di riferimento, poco più a sud, è l'Hermitage, anch'essa con condizioni climatiche estreme e pendenze eroiche. In questa zona i vini prodotti sono ricchi e speziati.
Il disciplinare della Cote Rotie prevede la possibilità di aggiungere un 20% di Viogner, l'altro grande vitigno della zona presso Condrieu, un vitigno a bacca bianca usato per ammorbidire le durezze, ma ormai raramente si ricorre a percentuali significative. Nella zona dell'Hermitage invece possono venire aggiunti Marsanne e Roussanne fino al 15%, altri due vitigni a bacca bianca, ma anche qui si usano sempre più raramente.

 Non rimane che degustarlo, in qualsiasi parte del mondo vi troviate. Noi vi proponiamo il Bramasole de La Braccesca dei Marchesi Antinori, un gioiello della grande famiglia Toscana, con lo stile dei grandi Syrah della Valle del Rodano.

By RA